BOSA. EMERGENZE IDRICHE: L'ARGOMENTO APPRODA IN CONSIGLIO COMUNALE
SI GUARDA CON ATTENZIONE ALLA CONFERENZA DEI SERVIZI IN PROGRAMMA IL 22 SETTEMBRE
Bosa. Arriva anche in Consiglio Comunale la delicata questione delle continue emergenze idriche che hanno flagellato la città del Temo e colpito le vicine marine di Magomadas e Tresnuraghes nelle ultime settimane di alta stagione turistica. Diversi gli interventi che hanno caratterizzato il punto all'ordine del giorno della lunga seduta di venerdì nell'aula di piazza Carmine. Con una precisa linea d'indirizzo: quella dell'unità delle forze politiche cittadine indirizzata a fare fronte comune con gli enti competenti per trovare una soluzioni quantomeno a medio termine e venire incontro alle esigenze di una comunità che sul turismo fonda buona parte della sua economia. Insomma si guarda con attenzione alla prossima riunione in programma il 22 Settembre, quando al tavolo della discussione, nella Conferenza dei servizi voluta dall'amministrazione civica, sono stati invitati i rappresentanti degli enti regionali e dei comuni limitrofi (Montresta e Suni, territori dove transita un tratto della condotta colabrodo, e Magomadas e Tresnuraghes, le cui marine sono collegate alla rete che si dipana dal ripartitore di Monte Contra nel territorio di Bosa).
“In meno di due mesi si sono aperte ben undici falle nella condotta idrica realizzata in cemento amianto oltre venticinque anni fa tra Barasumene, Bosa e le frazioni costiere” rimarca in avvio di discussione il sindaco Luigi Mastino. “Una situazione a cui abbiamo dovuto fare fronte più volte con l’istituzione del Coc, ma che deve essere risolta alla radice, non è accettabile proseguire in questo modo” ha rimarcato il primo cittadino di Bosa, ringraziando quindi la Croce Rossa per l'impegno nell'organizzazione e gestione del Centro Comunale di Protezione Civile ed ancora la Protezione Civile regionale, militari del V Genio di Macomer e Vigili del Fuoco per aver messo a disposizione le autobotti utilizzate in emergenza. La riunione del 22 Settembre servirà per “Condividere responsabilità e criteri di gestione dell’emergenza; capire i tempi di intervento della sostituzione della condotta; cercare di trovare un sistema alternativo di approvvigionamento” gli obiettivi del Comune delineati da Luigi Mastino. Che vorrebbe tempi certi e soprattutto celeri "Anche perchè si tratta di sostituire la vecchia condotta tra Barasumene e Monte Contra e non di un nuovo progetto" dopo l'annuncio di Abbanoa relativo ad un finanziamento di 5.300.000 euro destinato proprio a questo scopo. Mentre il vice sindaco Maura Cossu ha chiesto la riattivazione, con l'acqua da utilizzare nell'emergenza, dei vecchi pozzi di Matta Jana e Litala. Articolato l’intervento dell’ex sindaco Piero Franco Casula, attuale capogruppo della minoranza di "Per Bosa." Con la richiesta di dare vita ad un protocollo per l’emergenza, invitare alla riunione del 22 settembre Ato e Adis, chiedere ad Abbanoa di ripristinare nei mesi estivi il flusso delle acque di Luzzanas, verificare l’efficienza delle idrovalvole che regolano pressione e livello dell’acqua nei serbatoi cittadini, attivare (la struttura però non è stata ancora collaudata, Ndc) come punto di presa delle autobotti il serbatoio di Sa Punta ‘e sa Bandela. Mentre per quanto riguarda i pozzi di Litala e Matta Jana secondo l'ex sindaco sarebbe opportuno utilizzare per la potabilizzazione l'impianto, acquistato anni fa e mai utilizzato, custodito nell'ex mattatoio comunale. Punti sui quali “L’ex sindaco in molti casi ci ha letto nel pensiero” afferma l’assessore Danilo Mastinu. Mentre Rosalia Acca, considerata la “Stagione drammatica vissuta da cittadini e operatori turistici" chiede di valutare anche la “Possibilità di scendere in piazza” e Sergio Rosa chiede lumi sulla potabilità dell’acqua immessa in rete. “Grazie a tutti per i suggerimenti, li apprezziamo e ne terremo conto” conclude il sindaco Luigi Mastino. “Ma voglio ricordare che molti di voi hanno amministrato in passato e noi gestiamo da tre mesi un’eredità. Fatta di cose positive e negative: come ad esempio il fatto che non abbiamo trovato un protocollo per le emergenze. Ok i consigli, ma pane al pane e vino al vino” rimarca al termine della riunione Luigi Mastino.